venerdì 20 novembre 2020

La buona notte


Questo è uno dei libri più belli che ho letto quest'anno. Uno stile così tagliente ed elegante non lo vedevo da tempo. E' il racconto senza filtri di una mente turbata, quella di un killer professionista che si strugge per la demenza senile del padre, che ammazza su commissione e litiga con le badanti che si susseguono, che si rifiutano di assistere troppo a lungo un caso così disperato. Il protagonista è un uomo traumatizzato, senza nome, dotato di una spiccata (in)sensibilità, un filosofo noir, un esteta. I suoi pensieri sono puri ed elevati, fa un lavoro deprecabile ma è uno che pensa, a differenza della moltitudine di persone che lo circonda. La storia è divisa in capitoli che mi hanno fatto pensare, complice anche il titolo, alle favole della buona notte. Anche se sono favole al contrario, di quelle che fanno fare gli incubi. Ogni racconto sconvolge per la spietatezza e l'acume del protagonista che affascina e spaventa, come le onde del mare viste dalla spiaggia, su cui spesso si ritrova a camminare. Il protagonista è l'infelicità fatta persona con una sua coerenza. A tratti viene da dargli ragione, fai il tifo per lui, è un assassino ma pensi che faccia bene a comportarsi così. In fondo è il suo lavoro, i committenti sono altri, sono loro i veri assassini. In alcuni punti sorprende, ti aspetti una cosa e invece ne fa un'altra, in altri commuove. Il finale è scioccante. Che dire, un gioiellino da non perdersi. Un giro sulle montagne russe di un luna park dell'orrore. Cupo, noir, come piace a me :-)

1 commento:

  1. ..anche l'horror e il noir hanno un loro lato irresistibile..la vita, dopotutto, si sviluppa - in numerose vicende personali - secondo trame di ragnatela che risultano agghiaccianti, quasi fossero figlie di menti e mentalità destinate all'errore, al danno, all'irreversibilità catastrofica, spesso conseguenti ad un'unica scelta sbagliata, come avrebbe chiosato il buon Søren Kierkegaard. :))) Pagel

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