venerdì 23 settembre 2016

MARIA




Maria
mia amata zia
mi guardo allo specchio
vedo il tuo riflesso.
Le stesse spalle
le ossa complicate
le stesse gambe
le dita affusolate.

Maria
mia amata zia
quante volte ho letto i miei pensieri nei tuoi.
Nel tuo sguardo
lo stesso cipiglio
il tuo sorriso sincero
lo stesso scompiglio.
Le ansie, la compassione, l'allegria e la depressione
Quante rinunce ci uniscono in questa confusione
che ci è capitata
non l'abbiamo mica cercata.

Maria
mia amata zia
ogni volta che ho pianto mi sei stata accanto.
Ogni volta che ho sbagliato
non mi hai mai giudicato.
Sono caduta tante volte
caduta in basso,
ma il tuo sorriso, il tuo amore
incondizionato
mi hanno sempre risollevato.

Maria
mia amata zia
non so cos'abbia mai fatto io per te
forse niente.
Da brava figlia e nipote ho sempre e solo ricevuto
amore, attenzioni, parole di conforto.

Ho sempre avuto due mamme,
la più grande fortuna,
Melina è il sole,
tu sei la mia luna.

Maria,
mia amata zia,
nel giorno del tuo ottantesimo compleanno
ti auguro di trascorrere la vita senza più un malanno
di essere felice, saggia e paziente
e di volermi bene
come hai fatto sempre.

Tanti auguri zia
avanti tutta
la tua bellezza, la tua forza è un faro.
Finché ti seguirò,
non mi perderò.

Tua Stefania




giovedì 22 settembre 2016

Il paradiso degli orchi



Pennac, che penna! Impeccabile, vivace, ironico. Davvero una rivelazione. La storia non ha nulla di eclatante; sono i personaggi la sua forza. Molto ben caratterizzati, ci si innamora di ognuno di essi. Tutti un po' sfortunati, ma rassegnati e decisi a vivere la propria vita al meglio. Soprattutto restando uniti. La storia è quella di un giovane uomo dal lavoro improbabile, capofamiglia di un mucchio di fratelli. La madre dispersa nel suo egoismo, i padri, tutti diversi e sconosciuti, e lui, Malaussène, a occuparsi dei fratelli minori. Giovane anch'esso, ma non come loro, e allora ecco che li educa e li distrae, manda avanti la baracca come può. Una famiglia con un cane, che è il secondo capofamiglia, e alcuni amici molto presenti. Alla fine la storia è proprio questa. Indipendentemente dalle bombe, dalle storie di orchi Natale, dal lavoro di capro espiatorio, la storia tratta l'amore per la propria famiglia. Magnifico nella sua semplicità. Una perla imperdibile.

venerdì 9 settembre 2016

Lazarus



Un viaggio in una Tokyo distopica, la luce dei grattacieli è accecante, ma il buio domina. Un noir coi fiocchi, un romanzo di fantascienza che coinvolge tutti gli aspetti della natura umana.
Quello che mi ha maggiormente colpito: l'insicurezza che riguarda tutti, pure chi possiede dei super poteri come i "mistici".
E poi: l'amicizia, a un passo dall'amore, che in un ambiente distopico non può che limitarsi a riconoscenza mescolata a rispetto, ed è moltissimo.
Esistono i rigenerati (gente condannata a vivere due volte), i peggiori delinquenti, le prostitute di alto bordo, esiste soprattutto la nobiltà di alcuni spiriti che batte tutto, perfino la paura della morte; perfino la paura del buio.
Libro magnifico.
Lo consiglio moltissimo.