giovedì 18 marzo 2021

Un anno di Covid

 Non scrivo da un po'. 

Siamo ancora in piena pandemia, dopo un anno credo che questa sia la terza ondata. Le scuole sono chiuse, i negozi sono chiusi tranne gli alimentari, i tabaccai e per fortuna l'edilizia. Sono chiuse le palestre e le piscine. Personalmente ho meno paura rispetto a un anno fa, si va in giro con le mascherine chirurgiche, nei luoghi chiusi si usano le FFP2, ci igienizziamo, teniamo le distanze, si esce solo per lavoro o corsa/passeggiata o per fa fare i bisognini al cane. La vita sociale è azzerata, non che mi dispiaccia, però mi mancano le feste con i parenti ai compleanni, non vedo le mie nipoti dalla vacanza al mare di luglio. Chissà come sono cresciute in 9 mesi. Giorgia in questi nove mesi si è trasformata.

La vita è un po' più triste per tutti, le bambine sono serene perché non sanno quante occasioni di crescita si stanno perdendo, soffro io al posto loro. Ecco, soffro più che altro per loro, io e Giorgio stiamo anche bene così, la sera beviamo la birra in taverna e ci sembra di essere al pub, il giorno pranziamo in giardino, tanto ci basta per essere felici. Siamo gente di mezza età, né troppo giovani né troppo vecchi, fermerei il tempo se potessi. Anzi, forse l'avrei fermato sei anni fa che di anni ne avevo 40 e le bambine erano piccole ma autonome. Giorgia mi sta facendo impazzire con l'adolescenza, ma lasciamo perdere. 

Mi dispiace per i nonni che si stanno perdendo la gioia di vedere crescere le nipoti, tutto questo isolamento li sta facendo rincoglionire e deprimere un po' tutti e quattro.

Chissà quando ne verremo fuori.

Oggi vado dal kinesiologo che rimetterà a posto la schiena, di solito ci vado una volta all'anno ma il maledetto Covid ha fatto slittare tutto. Va be'.

Chissà quando ne usciremo.

In questi giorni aggiornerò il blog con le vecchie recensioni e, se lo trovo, il mio messaggio di inizio anno (niente di eclatante, come al solito). Ho iniziato l'anno leggendo molto e con molti progetti per i miei libri, sto facendo partecipare Rapita ad alcuni concorsi, sto sistemando Maria e scrivendo un nuovo racconto per bambini. Si intitola "Il museo del Tempo" ed è un fantascientifico. Lo farò illustrare a Giorgia, ha fatto un bel salto nel disegno come Giulia l'ha fatto col violino.

12 anni fa Michela diventava mamma.

Non mi lamento, ma quanto mi manca la normalità.