mercoledì 31 ottobre 2012

Insoluti

Odio fare insoluti.
Da quando lavoro alle Edil Ferro, cioè da quattordici anni, mi sarà capitato quattro volte, le ultime delle quali quest'anno.
Mi taglierei un braccio pur di pagare un fornitore, e allora chiamo in anticipo, mi scuso, dopo essermi umiliata in banca implorando di riottenere il mio vecchio fido!
Me l'hanno dimezzato perché ho ricevuto troppi insoluti! Ricevuti, non fatti! Cornuti e mazziati, ecco cosa siamo noi piccoli imprenditori italiani. Massacrati di tasse nonostante gli infiniti crediti buttati al vento! Ma stavolta, rispetto agli anni precedenti in cui nonostante tutto ce la facevamo... manca il lavoro.
C'è poco lavoro, troppo poco, e quel poco che c'è viene pagato con ritardi mostruosi, quando va bene. Non so quanto sopravviveremo se andremo avanti così.
Monti dice che la ripresa ci sarà tra qualche mese. Lo spero... perché abbiamo appunto quel qualche mese di autonomia.
Dopodiché la Edil Ferro, dopo oltre 30 anni di onorata esistenza, chiuderà i battenti.
Amen.

martedì 30 ottobre 2012

L'Una





Oggi dopo non so quanto tempo sono risalita sul mio camioncino. Eravamo in quattro, fino alla partenza di Dome... ora siamo rimasti in tre a ballare l'Alligalli.

Inaspettatamente una volta rimessami al volante mi sono sentita felice. Mi sono sentita più giovane di una quindicina d'anni, quando facevo consegne tutti i giorni e la gente mi osservava stupita, i vigili mi sgridavano (ma non mi multavano) perché portavo con me L'Una, sul sedile accanto al mio, senza alcuna barriera protettiva... viaggi interi con lei fuori dal finestrino!
Credo che sia stato uno dei cani più felici del mondo, la mia L'Una, proprio per quei nostri viaggetti... Quanto eravamo unite.
Ecco, penso che se è rimasto qualcosa di lei non può essere che lì, su quel sedile.
Forse per questo oggi ho viaggiato col finestrino mezzo abbassato, dal suo lato.
Ecco il motivo dell'improvvisa euforia!
A dispetto del tempo trascorso - insomma, non ho più 23 anni - gli operai del cantiere sono stati gentilissimi.
Si sono precipitati giù in cinque per scaricare mezzo camion... l'avrebbero fatto anche se al mio posto ci fosse stata mia nonna, buon'anima! Però oggi mi sono sentita giovane, carina, con la mia L'Una nera accanto.
Domani seconda consegna: avrò le palle girate, sicuro.

lunedì 29 ottobre 2012

Incubi rivelatori

Che io abbia in mente principalmente i miei libri ormai è accertato.
Stanotte li ho sognati entrambi: "Portata dal Vento" che sta per uscire e "L'ultimo Viaggio" che sonnecchia ancora nel cassetto.
Ma Michela arrabbiata no, non ci voleva.
L'ho sognata su una spiaggia, con la sua famiglia.

«Vado a salutarla» dico a Giorgio, e mi avvivcino timidamente a lei.
Non aveva uno sguardo invitante, anzi, era decisamente arrabbiata.
Mi critica il libro, quello che ho scritto per lei, quello nel cassetto!
Le dico: «Lo cambio se vuoi, dimmi solo quali sono i punti in cui ti ferisce.»
Lei mi fa le sue critiche, ha lo sguardo offeso...
«Miki è un romanzo, non rispecchia la realtà... le emozioni sono quelle, ma le vicende no!»
Lei prova a trattare ma io non capisco cosa dice, le chiedo di dirmi la pagina, la riga, così lo modifico... ma non ci capiamo.
«Se vuoi salutami pure, ma non sarà più come prima» conclude, e se ne va.
L'ho persa di nuovo, come nove anni fa... era novembre...
L'ho persa di nuovo, per sempre, come due anni fa... stramaledetto novembre!
Sua zia Lory, l'essere più dolce che io conosca, nel sogno è arrabbiata pure lei.
Lei è l'unica che nella realtà lo sta leggendo... forse devo sentirla... forse c'è davvero qualcosa nel libro che non funziona.
Per fortuna sta ancora riposando... posso ancora revisionarlo.

Mi riaddormento serena, ma ecco apparire "Portata dal vento."
Nel sogno ce l'ho tra le mani, lo osservo con cura, ma noto subito la copertina: è troppo scura... non è adatta al libro più gioioso della mia vita! L'editore nel sogno lo ha pubblicato senza chiedermi alcun parere!
So che non sarà così, ma manca poco e non so che faccia avrà il mio libro. Ho proposto alcune immagini ma non so se verranno accettate...
Ho troppi interrogativi e un'unica certezza: uscirà a novembre.
Nel sogno vado in redazione e ci trovo due giovani ragazze. I boss sono fuori ma mi dicono che stanno leggendo il testo e a loro due piace molto. Sembrano sincere, mi rassicurano. Poi arriva l'editor e il sogno finisce.

Ripenso a Michela. Perché non è più qui?

domenica 28 ottobre 2012

Ciao Dome




Dome è partito, alla fine l'ha fatto davvero. Immagino le proposte di mio padre, in aeroporto, per convincerlo a restare. E oggi questo silenzio irreale. Fino a ieri avevamo tutti i motori accesi, stavamo per decollare. Tanto rumore, massima potenza... e oggi il silenzio. Come un aereo in decollo che sembra quasi fermarsi non appena lascia la pista di lancio... questa è la sensazione di oggi.

Che il mondo abbia rallentato i suoi giri?
Il mio mondo sì, li ha rallentati.
Chissà quanto durerà. Di certo ci si abituerà, ci si abitua a qualunque distanza.
L'abitudine, condanna di noi poveri, piccoli umani, può essere una risorsa...
Il bicchiere è mezzo pieno, si va avanti.

venerdì 26 ottobre 2012

Confusione

Avere così tante cose da fare da non sapere da dove cominciare.
Momento di stallo poi però ci si attiva! Da dove si comincia: dalla cosa meno importante, ovvio. Registriamo le fatture, tanto prima o poi dovrò farlo. Ma le cose più urgenti?
Intanto Dome domani parte, stasera c'è la festa di addio, sarà tipo veglia funebre, non ho scampo.
Che in fondo non è mica morto: parte semplicemente per sempre! E non vuole nemmeno farsi missionario (laico) come farneticava qualche anno fa. Mia madre dovrebbe essere felice!
La testa mi scoppia, troppi pensieri, troppe cose da fare.
Partiamo con la prima: registriamo le fatture.
Poi la seconda: spegniamo il computer.
Il resto verrà da sè.

giovedì 25 ottobre 2012

Troppe emozioni

Che poi non basta la tensione per l'imminente uscita del libro, il primo della mia vita!, la fatica nel gestire due figlie piccole, la casa, con l'immenso aiuto del socio, anche se poi la lista della spesa ce l'ho sempre in mente io... il lavoro. E no, si aggiunge la cervicale che come dice un caro amico medico comincia a dare disturbo quando si raggiunge la mezza età... E se te lo dice un medico significa che 38 anni sono indiscutibilmente la mezza età.
No, tutto questo non basta.
Ci mancava il fratello più piccolo che decide di trasferirsi in Australia per sempre, e lo farà tra due giorni, una madre da consolare, un padre da consolare fingendo però che non sia così, perché lui è un uomo e che sono 'ste smancerie? Che fatica gente. Speriamo di superare la notte.