mercoledì 2 gennaio 2019

La signora delle camelie



Questo romanzo, secondo me, è un po' sopravvalutato. Carino, scritto da un giovane Dumas (figlio) per superare un dispiacere passeggero: la morte di una giovane cortigiana che era stata sua amante. Carino perché fa capire come mi vivevano i giovani benestanti del tempo, un romanzo che cerca di non giudicare negativamente queste ragazze che per vanità, a loro modo, si prostituivano. L'alternativa era fare la sartina o sposare un rozzo contadinotto, come biasimarle. A tratti sembra una telenovela, il piagnisteo di un giovane agiato. Lei, Marguerite, non mi ha lasciato nulla, soprattutto perché viene descritta molto esteriormente, della sua interiorità si sa poco o niente. Dispiace per l'annunciata morte prematura ma non commuove. Un romanzo semplice, adatto agli appassionati di storie d'amore improbabili, o a chi si trova con la febbre, in crociera, il giorno del proprio compleanno :P

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