giovedì 24 gennaio 2019

1980 - Gente in casa



Il libro di cui parlo oggi è l'esordio letterario di Alessandro Molteni, cugino di Giorgio.
Appena ci ha detto della pubblicazione l'ho scaricato subito; adoro leggere i libri delle persone a cui voglio bene. Non sapevo cos'aspettarmi, non ho voluto informarmi prima per godermi la sorpresa, e ci ho trovato un racconto dal taglio ironico che mi ha permesso di fare un tuffo in un passato così simile al suo.
Siamo entrambi del 1974, quindi nel 1980 compievamo sei anni, stavamo per iniziare le scuole elementari - lo vedo oggi sulle mie figlie, un cambiamento epocale - abitavamo in appartamenti collocati in grandi complessi condominiali, lui a Genova e io a Milano. Avevamo la casa sempre piena di gente, le vicine che venivano a bere il caffè dalle nostre mamme, casalinghe, i loro figli che ci rompevano i giocattoli (nel mio caso me li rubavano anche).
A quei tempi i rapporti tra le persone erano veri, mica come oggi, che per comunicare con il vicino si utilizza un abominevole gruppo di Whatsapp!
La TV trasmetteva un unico canale di cartoni animati - siamo cresciuti tutti con Mazinga Zeta - i negozianti sotto casa si conoscevano tutti, per nome. Se penso che oggi non posso mandare mia figlia a comprare il latte dal lattaio e due etti di prosciutto dal salumaio, mi viene da piangere.
Quello che rimane alla fine della lettura è una grande malinconia. Si dormiva con le porte aperte e quando facevamo una marachella ci beccavamo qualche sculacciata.

Protagonisti del romanzo sono gli occhi genuini di un bambino, figlio come me di quegli anni '70 che troppo presto si sono tramutati in '80.

Bravo Alessandro :-)

2 commenti:

  1. Grazie Stefania!
    Mi fa piacere che nei miei racconti anche tu ritrovi un passato che bene o male appartiene alla nostra generazione e che in qualche modo appartiene alla nostra formazione e alle nostre radici.
    In un epoca di forti nazionalismi e malcelati egoismi, la testimonianza delle proprie radici appartenenti ad un' epoca molto piu' generosa e solidale rispetto al presente, non puo' che essere di auspicio per un futuro piu' giusto!

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  2. Hai ragione. Stiamo vivendo uno dei peggiori periodi della storia, la perdita della nostra umanità. Speriamo in un periodo migliore! Grazie per la tua preziosa testimonianza :-)

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