mercoledì 23 gennaio 2019

A sangue freddo



Quello di cui sto per parlare è il miglior libro che abbia mai letto. Avevo visto il film qualche tempo fa, un capolavoro che ha vinto anche un Oscar, e mi aveva incuriosito. Mi ero ripromessa di leggere il libro anche perché avevo letto delle recensioni stupende e di Capote non avevo mai letto nulla.
L'ho fatto leggere prima a Giorgio perché mi spaventava un po' l'argomento: lo sterminio di una famiglia da parte di due ragazzi, ex detenuti, in apparenza senza movente Una storia vera, agghiacciante, avvenuta il secolo scorso. Giorgio ha letto questo libro piuttosto voluminoso in poco più di una settimana, quando fa così so che il libro merita così mi ci sono tuffata anch'io.
La prima cosa che mi ha colpito e assorbito è stato lo stile pressoché perfetto di Capote. Ho immaginato King, che secondo me è uno dei più grandi autori contemporanei, mentre lo leggeva: percepivo il suo piacere. Leggere questo romanzo ha del miracoloso, scritto con uno stile così asciutto e impeccabile non sembra neanche di leggere, finisci dentro la storia senza accorgertene. E senti la generosità del signor Clutter, la gaiezza della giovane Nancy, l'adolescenza un po' burbera di Canyon, la depressione di Bonny, la signora Clutter, che le impediva di godere della bellezza in cui era immersa.  L'autore presenta in maniera meticolosa tutte le persone che ruotano attorno a questa famiglia in particolare l'ultimo giorno della loro esistenza. E' tutto molto limpido che sembra di essere lì, e ci si affeziona alla famiglia, quella che tutti vorremmo avere. Ricchi e umili, onesti, generosi. Dormono con le porte aperte. Ma poi succede l'incredibile: la famiglia che meno di tutte ha la possibilità di essere distrutta, viene massacrata. A opera di chi? Di due personaggi ai quali ti affezioni. Li odi, perché non è possibile che abbiano compiuto quel massacro, i Clutter potremmo essere noi, ma gli assassini, in particolare Perry, nel quale l'autore si rispecchia (per questo si è appassionato tanto alla vicenda) alla fine perfino commuove.
La storia è coinvolgente, molto forte, ma anche nei momenti più violenti - preparatevi a pensarci giorno e notte - non perde mai la Bellezza. Forse per il modo ineccepibile in cui è narrata.
Che capolavoro.
Nella mia classifica personale credo abbia raggiunto la vetta.
Imprescindibile
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