lunedì 23 gennaio 2017

Il grande Gatsby




Nei miei anni più giovani e vulnerabili mio padre mi diede un consiglio che non ho mai smesso di considerare.
«Ogni volta che ti sentirai di criticare qualcuno», mi disse, «ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i tuoi stessi vantaggi».

Rapita da un simile incipit, che nella mia personale classifica ha battuto quello di Anna Karenina, mi sono immersa, in apnea, tra le pagine di questo libro. Una storia che critica la vita di un gruppo di giovani benestanti, rampolli di famiglie dell'Ovest trasferiti a Est più per noia che per altro, precisamente a Long Island, di fronte a una Manhattan dei primi '900 così ricca di fascino e malinconia che accarezza e ferisce, a tratti consola. Si assiste alla frantumazione del sogno americano attraverso l'incanto seguito dal dubbio e poi dal rifiuto di chi provenendo da una classe sociale inferiore si è elevato economicamente, ostentando il lusso sognato per anni, e duramente raggiunto. Una meteora chiamata Gatsby, un racconto di una bellezza struggente, che porta lontano nello spazio e nel tempo e fa riflettere, lasciando un retrogusto amaro e qualche importante insegnamento.


1 commento:

  1. Bellissima recensione :) I "miei" amici scrittori americani li ho sempre trovati suggestivi e,a loro modo,edificanti, a dispetto del loro realismo a volte scioccante,ma sempre profondamente intriso di umanità,nel bene e nel male. Pagel

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