martedì 27 dicembre 2016

"Quei piccoli fraintendimenti della vita" di Antonio De Giovanni



Questo è uno dei pochi romanzi rosa che ho letto. Non è il mio genere eppure l'ho trovato molto interessante. Intanto perché è scritto da un uomo, quindi i patemi amorosi, i ragionamenti e l'interiorità maschile mi incuriosiscono non poco, soprattutto quando hanno a che vedere con l'amore, sentimento di cui il personaggio principale teme il legame che ne consegue. Tommaso è uno spirito libero e in questo libro trova uno spirito ancora più libero del suo, di nome Michela, che lo farà impazzire. La storia è ambientata tra il lago di Varese e Milano, in uno scenario attuale fatto di pendolari, uffici, esperti pubblicitari, rapporti di lavoro che diventano di amicizia profonda, viste anche le ore che Tommaso, come molti di noi, è costretto a condividere con i colleghi. Lo stile è scorrevole e fresco; il taglio ironico anche nel dramma che a un certo punto travolge l'equilibrio precario di Tommaso lo rende particolarmente piacevole. La storia è ricca di situazioni fuori dall'ordinario e colpi di scena, e il finale, in cui si ribalta completamente l'impianto narrativo, è veramente eclatante. A fine libro viene voglia di ricominciare da capo utilizzando il nuovo, inatteso punto di vista, e cogliere le sfaccettature che senza le rivelazioni finali inevitabilmente si perdono. Il mio consiglio è di leggerlo con lentezza e attenzione già la prima volta, senza lasciarsi ingolosire dalla trama e divorarlo, come ha fatto la sottoscritta :-)


1 commento:

  1. ..allora non sono il solo a "divorare" certi bei libri... :D Quando meritano,meritano. Pagel

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