lunedì 15 novembre 2021

Un pomeriggio a Cologno Monzese

 



Oggi passeggiavo con Lola in giro per Cologno, mentre Giulia era al corso di pittura. Ero in Via Milano e dall'altra parte della strada vedo un volto che conosco su un manifesto. Leggo "incontro di pugilato" e penso a quanto quel ragazzino somigli a Fabrizio. Strizzo gli occhi, metto a fuoco. Le macchine si fermano per farmi passare ma io rimango là imbambolata.
Fabry aveva 25 anni e io me lo ricordo ragazzo, più grande di me di tre anni, quasi un uomo; era il fidanzato di Miki e ricordo quando ci raccontava fiero la sua esperienza alle Olimpiadi di Barcellona; quando veniva da noi di corsa per dimagrire prima di un incontro perché era un peso piuma e non poteva superare i 67 chili. Ricordo quando Miki me lo fece lasciare per telefono e lui mi promise di darmele di santa ragione quando mi avesse incontrata per strada, perché mi ostinavo a non passargli Michela (al telefono fisso di casa sua), ma lei mi implorava di non farlo ed era la mia migliore amica. Ricordo l'abbraccio che mi diede quando lo incontrai davvero e tentai la fuga, temendo di prenderle da un pugile. Mi disse: "Stupida, pensavi davvero che ti picchiassi?"
Ricordo quando ci disse di essere nato il 14 novembre, per me un giorno maledetto, il giorno in cui era morto il fratello ventiseienne del mio ex fidanzato in un incidente stradale in cui perse la vita anche una sua amica. Ricordo l'angoscia che provai in quel momento. Un'ombra cupa calò sul salotto di casa di Miki, dove eravamo riuniti a guardare un film.
Fabrizio morì dopo un incontro di boxe nel 1996, tre giorni dopo il suo 25º compleanno: collassò dopo l'incontro davanti ai nostri occhi. Michela mori il 14 novembre del 2010, a 36 anni.
Oggi davanti a quel manifesto ho pianto in mezzo alla strada. Ho pianto per Fabry, che non è diventato uomo. Ho pianto per Miki che se n'è andata senza una ruga o un capello bianco.
Poi ho sentito forte il profumo di zia Maria e la disperazione è diventata malinconia, la malinconia rassegnazione. La rassegnazione speranza che ci sia qualcosa di là, che mia zia mi è sempre vicina e Miki e Fabrizio se la stanno spassando.
Complimenti al Comune di Cologno per aver deciso di intitolare il Palazzetto dello Sport a un bravo ragazzo, un grande sportivo, un amico. Un angelo chiamato Fabrizio De Chiara

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