lunedì 28 ottobre 2019

La cura



Ecco l'ottavo libro dell'anno - una media scandalosa ma, visti i tempi difficili, mi sembra già miracoloso riuscire a leggere e capire qualcosa - subito dopo un altro libro di Hesse, Narciso e Boccadoro. Forse è proprio di quest'autore che ho bisogno in questo periodo, non escludo di proseguire con un altro suo libro.
"La cura" non è stata una lettura premeditata. Mi è capitata tra le mani per caso, forse inconsciamente attratta dal titolo 😬Quando ho letto nella prefazione un aforisma di Nietzsche: "L'ozio è il padre della psicologia", ho capito che era ciò che cercavo e mi sono tuffata nella lettura. Ho navigato in acque chete per due mesi, anziché un paio d'ore. Il libro è molto breve e ci presenta un Hesse inedito, che si mette a nudo. Il protagonista è egli stesso, alle prese con le proprie fragilità che affronta in maniera quasi scanzonata e ironica, caratteristiche di cui pensavo fosse sprovvisto.
Hesse scrive questo breve sfogo, perché non si può definirlo romanzo, durante un periodo di cura a Baden a causa della sua sciatica, disturbo piuttosto frequente nei "vecchietti" della nostra età, e ho riso e sofferto con lui. Inutile girarci intorno ostentando una giovinezza che non c'è più; il corpo a questa età inizia ad avere i primi segni di cedimento, io stessa ho avuto un calo notevole della vista e ho iniziato a soffrire di acciacchi che si susseguono e rendono tutto più difficile. Anche lui confonde se stesso con la sua malattia, facendosi sopraffare. Diventa insofferente verso chi affronta i suoi stessi disturbi con spavalderia, compatisce - con un sottofondo di gioia - chi sta peggio di lui.
Alla fine, però, riesce a elevarsi, a stabilire che è la sciatica ad appartenergli e non viceversa. Gli spunti di riflessione sono molteplici. Lo consiglio a chi si trova ad affrontare questa stramba età di mezzo. Quasi quasi lo rileggo 😂

2 commenti:

  1. ..si,il tuo consiglio di lettura è molto appropriato :D (mamma mia,com'era bello essere 20/30enni :D :D ) Puntualissima,come sempre,la recensione del libro :)) Pagel

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  2. Era bello sì! E nemmeno ce ne rendevamo conto...

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