mercoledì 6 settembre 2017

A F.

La vita è così, mio caro ragazzo, è giusto che lo impari subito. Se non vuoi essere usato a piacimento e scartato devi leccare il culo ai potenti, o essere figlio dei capi. L'Italia non è il paese della meritocrazia, l'Italia è il paese dei vecchi stronzi a cui non dovrai somigliare. Le cattive esperienze servono anche a questo. Ti forgiano, ti rendono migliore di chi si è comportato male con te solo perché non hai strisciato ai suoi piedi e non sei il frutto dei suoi lombi.
Ragazzo mio, ti parlo da madre: vai il più lontano possibile, in un paese civile, almeno finché questa generazione oscena non si sarà estinta. Solo allora dovrai tornare qui, e vivere come una persona per bene, come chi dalle bastonate ha imparato a non bastonare per capriccio. La tua generazione renderà questo paese un posto migliore. Proprio grazie ai cattivi esempi. Ne sono certa.
Ti ringrazio fin da ora e ti chiedo scusa se non ho potuto fare niente, se non assistere attonita a questa squallida esperienza che ti è capitata.
Perdonami.

2 commenti:

  1. Si rimane sconcertati e,a tratti, sconvolti dalle cose che accadono tutti i giorni(quelle negative);la Storia consta di cicli e ricicli (i corsi e ricorsi del Vico),chissà,forse con la creatività positiva riusciamo a saltare qualche replica...ad ogni modo ciascuno sappia che non si conosce che il 10% dei vissuti e delle esperienze di coloro che incontriamo,ergo w un Mondo nuovo, di persone che praticano il rispetto e la dignità(insieme all'Amore Elevato) Pagel

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  2. Me lo dice sempre mia madre. «Ma che studi cosí tanto a fare? La scuola non va per meriti. Quest'anno verrai promossa come altri dieci, cento, mille altri ragazzi, di cui 998 avranno fatto la stessa fatica tua».
    Io studio per me stessa, scrivo per me stessa, recito per me stessa, frequento la Chiesa per me stessa. Eppure, mi dà un tale fastidio essere allo stesso piano di chi si impegna un ottavo di me e, perchè no, il doppio di me. Io voglio meritarmi ció che ho. Non riceverlo per raccomandazione.Io non ho amicizie importanti, discendo da conti e nobili ma non ho piú un soldo in tasca. Sono la figlia di gente del sud, della maggiore della progenie di un pescatore e una sarta e il fratello bello di un avvocato. Due persone che sono venute al nord ricchi di speranze e poveri di denari. Ad oggi non hanno ció che si meritano, mio padre doveva diventare un prestigioso professore di Arte e mia madre una scrittrice come sarebbe dovuto essere se non fossero nati in un'isola sperduta dell'Arcipelago Campano. E poi vedo le mie amiche,con i genitori direttori di banche, aziende prestigiose... pieni di amicizie, e mi chiedo se realizzeranno mai i loro sogni. Io sogno la scrittura,forse una cattedra, un palcoscenico. Nulla chr una raccomandazione mi potrà dare ma che avró, se l'avró, solo con il mio impegno.
    ~AleyXia

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