lunedì 5 ottobre 2015

Cronache di una pubblicazione






Ho concluso il libro. Il terzo, quello che avevo in ballo da mezzo secolo e che non riuscivo a terminare. Ho approfittato delle lunghissime ferie che mi sono concessa quest'estate - anche la crisi economica ha i suoi vantaggi - per portarlo a compimento. Un mio amico scrittore, Mario, l'ha riletto e corretto. Mario è un uomo senza peli sulla lingua, mi aspettavo che mi dicesse che sì, l'aveva trovato carino, invece mi dice che gli è piaciuto molto. Non è uno che si lascia andare a complimenti, e la parola molto è qualcosa che difficilmete sono riuscita a scucurgli. L'ha letto mio marito, è la prima volta che legge un mio libro da cima a fondo, e anche se a suo dire ha sofferto in qualche punto - è un romanzo che celebra il nostro incontro ma che parla di tutt'altra terribile storia - gli è piaciuto. Lo ha letto il mio amico Francesco, e lo ha riletto tre volte di seguito per quanto gli è piaciuto. Lo ha letto il mio angelo custode vivente - Pagel - ma lui è di parte. L'ha divorato in un pomeriggio e lo avrebbe apprezzato anche se lo avesse trovato insignificante. Lo ha letto un mio amico scrittore, mentre io leggevo il suo incantevole inedito. E' piaciuto molto anche a lui. Dice che alla fine è rimasto senza fiato.

Mi rendo conto mentre scrivo che l'ho fatto leggere solo ad amici uomini, ma forse amiche donne non ne ho. Il fatto che piaccia a loro mi rincuora. Significa che non ho scritto un romanzetto rosa - io ODIO i romanzi rosa, come la maggior parte degli uomini, credo - ma quando c'è di mezzo l'amore il rischio si corre. Grazie al cielo i miei  sforzi non sono risultati vani.
Superata questa piccola prima prova, mi rendo conto di non avere tra le mani un Harmony. Sto provando a piazzarlo decentemente, ma dio solo sa quanto sia difficile e scoraggiante.
Ho contattato alcuni agenti, la prima che mi ha risposto è la Meucci, un'agente che riceve manoscritti il primo di ogni mese, nell'arco di due minuti a partire dalla mezzanotte. La prima volta non feci in tempo a inserire tutti i dati. La seconda ci ha provato Giorgio che con un tempo record di 45 secondi netti mi ha concesso di vivere l'edificante esperienza di ricevere un rifiuto nel giro di 11 ore. Risposta: aveva già un romanzo dal tema troppo simile da seguire. E va be'.
Ho scritto a varie major, una di queste mi ha chiesto la versione cartacea in lettura e mi sembra un ottimo segnale. Ma da qui a 4 mesi cosa farò?
C'è da diventare pazzi a fare gli scrittori oggi giorno. Pazzi compleamente.

2 commenti:

  1. Lo ammetto,un pochettininino sono di parte :P ,ma mi sforzo sempre di essere obbiettivo,nell'esprimermi sui tuoi libri-che adoro. :) Oggi stanno stingendosi le tradizionali differenze uomo-donna,così ci sono donne un pochino uomini e uomini un pochino donne- w la mescolanza. Pagel

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  2. p.s. sul fatto della difficoltà ad essere scrttori oggi...hai mille ragioni,è un'impresa ardua :( Pagel

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