giovedì 9 aprile 2015

Spazio ai nuovi autori (solo quelli frizzantini!)






Dopo Dostoevskij e Murakami, eccomi tornata su un'autrice italiana contemporanea, un'esordiente dotata di grandi qualità.


Questa la mia breve recensione a caldo:


"Volevo un marito nero" di Valentina Gerini è un romanzo fresco e leggero da gustare in una notte di piena estate. In una di quelle notti in cui fa così caldo che non si riesce a dormire e ci si ritrova sul terrazzo di casa con una birra gelata in mano e - almeno nel mio caso, fino a non molto tempo fa - la tangenziale Est di Milano sotto gli occhi.
Quello è il momento ideale per leggere questo delizioso romanzo che darà un senso al tormento, condendolo di magia.
La magia delle notti africane, calde, e profumate, e gioiose.
Che non si ha nulla laggiù, eppure si ha tutto.
Perché nulla può competere con la bellezza sconfinata di quella Terra Madre. Che chi non ha mai avuto la benedizione di visitare farebbe bene a seguire il mio consiglio e leggere questo libro. E farsi venire un bel mal d'Africa.
E poi, sospesi tra sogno e realtà, lasciarsi cullare tra i Caraibi e le isole greche, per tornare nella nostra bella terra che non ha molto da invidiare a quei paradisi lontani.
Finché quasi senz'accorgesene, ci si troverà al cospetto dell'Amore che quando arriva travolge, e non sbaglia mai.

Ho trovato quest'autrice davvero piacevole, con il suo modo di raccontare delicato e frizzante, che come una lieve brezza marina scompiglia i capelli e conforta il cuore, lasciando nell'aria quel profumo di mare... a testimonianza del fatto che non si è trattato di un sogno, ma di pura realtà.




PS: E ditemi se la copertina non è STUPENDA!!!

1 commento:

  1. Il libro viene proprio voglia di leggerlo,perchè riesci sempre a indurre il pubblico dei lettori ad un volo pindarico multiplo nelle suggestioni carezzevoli e intellettualmene stimolanti della letteratura di ogni tempo. Pagel

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