giovedì 27 novembre 2014

Ultimo mese da trentanovenne: giorno 1



Ieri mi sono resa conto che quello che è appena iniziato, è l'ultimo mese da 39enne.
So che tra un mese la mia vita non sarà diversa - graziaddio - però il passaggio dai 30 ai 40 anni mi incupisce da un paio d'anni.
40 porca vacca, QUARANTA.
E io che me ne sento 25, che grazie al cielo ne dimostro quarant-trent-venticinque (lasciatemi delirare).
Comunque ho deciso di scrivere ogni giorno un ricordo di questi miei primi quarant'anni, per salutarli come meritano. Perché nonostante tutto, sono stati anni benedetti. Molto vivaci, emozionanti, ricchi di soddisfazioni e delusioni. Un'altalena senza la quale non mi sarei potuta sentire tanto viva e vulcanica e pazza e malinconica.
Il ricordo più potente di tutta la mia vita, è proprio quello che per anni ho giurato di voler dimenticare. Il più doloroso di tutti. Un dolore fisico atroce, inimmaginabile, che mi ha quasi mandata al creatore, ma che in tutta onestà... rivivrei.
Perché mi ha portato Lei: la mia prima figlia, l'emozione più travolgente della mia vita. Questo esserino vivo, con due occhi enormi che è uscito da me, vivo!, e mi ha guardato negli occhi. Aveva un viso che mai avrei immaginato - non mi somigliava per niente - i capelli neri, che dico?!, una MONTAGNA di capelli neri, due occhi che erano tutta pupilla, anch'essa nera. Le gambe lunghe, la pelle arrossata, lo sguardo incazzato.
Giorgia Maria e la sua nascita.
Il ricordo più potente dei miei primi quarant'anni.

1 commento:

  1. Ed è proprio così. Nella vita accadono anche cose molto belle.Soprattutto se le evochiamo un po',come nelle fiabe. :)

    Pagel

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