Se penso all'anno appena trascorso lo faccio con allegria.
Ho riso tanto, sì, anche se si è portato via mia suocera, il mio caro amico e fornitore Fittavolini, la signorina Maria Grazia della montagna, il mio medico di base - che non è morto ma è andato in pensione - che per me non era un dottore qualunque, era la mia medicina. Andavo da lui e stavo subito meglio. Non voleva neanche andare in pensione, l'hanno costretto il giorno del suo settantesimo compleanno. Arrivati a una certa età l'ATS diventa implacabile, anche se non ha trovato nessuno con cui sostituirlo, e io sono senza medico di base, ma non voglio fare discorsi da anziana.
La cosa che avrei voluto che si portasse via il 2022, è il Covid, invece ce l’abbiamo ancora qui, in mezzo ai coglioni, e non accenna ad andarsene.
Il 2022 ha portato la guerra in Ucraina, la Russia che ha dato i numeri e minaccia di usare le armi atomiche, insomma passano gli anni ma le persone rimangono sempre stupide, si sentono padrone del mondo quando sono qui di passaggio; farebbero bene a pensarci ogni tanto, e andarsene fuori dai piedi.
In Iran le donne si sono viste privare di altri diritti, le ammazzano se non portano il velo, in Afghanistan non potranno più frequentare l'Università. Però c'è aria di ribellione e io sono così fiera di loro. Questi ragazzi faranno la storia.
Personalmente, il 2022 mi ha portato la gastrite, la colite, l'ansia, la cara, vecchia labirintite. Ma mi ha anche portato la grande liberazione dal ciclo perenne, ho tolto finalmente l'utero e sono rinata. Mi ha riportato la pallavolo in chiave tripla, io e le mie figlie giochiamo tutte e tre e sono sempre in mezzo a un campo di pallavolo a tifare o a palleggiare.
Le mie bimbe hanno finito le elementari e le medie, ma io continuo a chiamarle bimbe. Mi sto abituando all’adolescenza di Giorgia forse perché sta per entrarci anche Giulia o forse perché, a 48 anni, sto tornando un po' adolescente anch’io.
Inizio a pensare di farmi un lifting, rifarmi le tette, ma poi mi ricordo di essere povera e allora mi dico che non sono malaccio, per la mia età, e mi vado bene così.
Nel 2022 ho riso molto. Riso, sorriso, stra-riso anche quando non c’era proprio motivo. Sono andata a cercare situazioni e pensieri divertenti, anche dove non ce n'erano. Mi sono sforzata di essere felice, ho una base caratteriale allegra, punto tutto su quella per sopravvivere alla mezza età. A volte mi sono sentita come quei comici che fanno ridere gli altri ma sono i più depressi di tutti, mi sono autocompatita, poi ci ho riso su. Ho capito che ridere mette di buon umore.
Ho letto poco e vissuto tanto.
I libri più belli sono stati “La montagna incantata”, “Canto della pianura”, “Fight club”.
Ho visto qualche serie su Netflix, ho amato Mr Robot e la Regina degli Scacchi. Ho apprezzato anche The Walking Dead su Disney.
Ho scritto poco e vissuto tanto.
Dopo il libro sulla mia adorata zia, che tocco e ritocco in continuazione e forse un giorno pubblicherò, non ho più creato niente di nuovo. La mia fantasia si sta atrofizzando. Forse quest'anno mi dedicherò a qualche nuovo racconto anche se non sono ispirata. Ho il blocco del lettore, figuriamoci quello dello scrittore.
I miei genitori stanno bene, i miei fratelli stanno bene, Domenico ha interrotto il suo giro del mondo che va avanti da un decennio e si è fermato qui da noi addirittura tre mesi: è stato una specie di miracolo che mi ha resa molto felice. È ripartito ma ha promesso di tornare per il mitico matrimonio di mia cugina tra pochi mesi :-)
Ho visto un posto nuovo che è la Costa Azzurra, non sono andata in Calabria neanche quest'anno ma nel 2023 giuro su Dio che ci torno. Mi mancano i miei amici, mi manca la mia Terra, il profumo dei nonni, l'ombra dei miei ricordi più belli.
Ho meditato poco e vissuto tanto. Riprenderò a fare yoga quanto lascerò la pallavolo, spero più tardi possibile.
Per il prossimo anno ho un unico buon proposito: la sobrietà. Giorgio mi sopporterà?
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