Io sono stata due volte al pronto soccorso, per sei mesi ho provato l'ebbrezza della menopausa farmacologica, con le scalmane e gli sbalzi d'umore. Ho perso tre chili a luglio e ne ho presi quattro a dicembre. Ho letto 29 libri, perso due concorsi, scritto niente di nuovo. Sto rifinendo il libro di mia zia Maria per pubblicarlo nel migliore dei modi. Chissà quando. Questa volta non ho fretta.
Ho capito che sono felice quando non ambisco a niente, quando mi godo quello che ho. Non mi manca il cibo, non mi manca l'amore. Ho tutto.
Sadhguru dice che se la Terra sparisse domani, l'Universo se ne infischierebbe. Se l'intero sistema solare implodesse, la Via Lattea non se ne accorgerebbe. Se l'intera galassia sparisse l'Universo continuerebbe a espandersi indisturbato. Eppure noi ci sentiamo delle grandi persone!
Questo ho imparato quest'anno, a ridimensionare. A osservare il cielo (che era quello che facevo da piccola, stavo sempre col naso in su), e bearmi della mia insignificanza.
So che le risposte che cerchiamo sono tutte lassù.
Michela, che è la regina del cielo, quest'anno mi è mancata più che mai; sarebbe stata un'ottima spalla con cui affrontare l'adolescenza di Giorgia, ha una figlia adolescente anche lei. Ci avremmo riso su, ci saremmo sbronzate insieme.
Ho ripreso a fare yoga, ho lasciato la pallavolo o meglio, la pallavolo ha lasciato me. La squadra femminile in cui giocavo si è sciolta e anche la mista in cui giocavo prima si è sciolta. La vita mi ha parlato chiaro e io ho obbedito, ripiegando sul fitness.
Ho imparato a cucinare la parmigiana di melanzane. Ho amato Beggin' dei Måneskin e Supermassive Black Hole dei Muse.
Ho camminato tanto, giocato con Lola, portato la mia famiglia a Venezia. Sono salita per la prima volta su una gondola.
Ho visto un film che mi accompagnerà tutta la vita, Joker; ho scoperto un autore magnifico che è Palahniuk. Ho letto per la prima volta Pavese e mi sono commossa leggendolo, non so neanche perché.
Mi sono disperata per la morte prematura e improvvisa di Gino Strada, una delle persone più grandi che il mondo abbia conosciuto, come Gandhi, come Gesù Cristo. Ho incontrato sua figlia a un concerto di Giorgio e so che il suo operato non andrà perduto.
Ho sofferto dei disturbi tipici della mezza età, ho maledetto il tempo che passa, tanto per cambiare.
Ho sofferto d'ansia, a tratti di malinconia. Ma ogni volta che mi sono voltata, Giorgio era accanto a me. Anche quando meritavo di essere lasciata sola con le mie ossessioni e le mie inquietudini. Non sono stata una piacevole compagnia quest'anno, neanche per me stessa. Per fortuna Giorgio è rimasto.
Ho bevuto per la prima volta il sidro che è diventato la mia nuova passione. Ho suonato il tamburo in orchestra. Sono salita sulla cima di una montagna. Non ho visto mio fratello Domenico neanche quest'anno. Obiettivo del 2022: andare a prenderlo di peso in qualunque angolo del mondo si trovi, come facevamo da piccole io e Michela, che quando non rispondeva al richiamo della mamma dal balcone scendevamo in cortile e lo portavano a casa tenendolo dalle braccia e dai piedi, e lui che scalciava. Poi lo infilavamo direttamente nella vasca da bagno con tutti i vestiti.
Ci siamo fatti la terza e la quarta ondata di Covid: varianti Delta e Omicron, prima e seconda dose di vaccino e siamo ancora qua, in piena pandemia.
È stato un anno duro ma, come si dice, quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare.
Ci sarà da divertirsi!
Buona fortuna a tutti
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