mercoledì 26 aprile 2017

25 aprile




Dopo aver navigato giorni e giorni contro corrente, per restare fermo lì, in un luogo che riteneva sicuro, alla fine il cigno nero ha ceduto. Ha oltrepassato la piccola cascata/punto di non ritorno, forse per distrazione, forse per debolezza, forse per curiosità, forse per vanità, forse... perché lo voleva.
In ogni caso, il cigno nero si è arreso; ha
vinto il fiume.

3 commenti:

  1. Questo evento,e il suo divenire lento,ma irreversibile,sembra un'allegoria che rimanda a situazioni o passaggi cruciali della vita: uno pedala,pedala,fuori dagli schemi,poi,un bel giorno,si lascia andare alla corrente...e il fiume vince. Pagel

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  2. Questa è una lettura, un'altra potrebbe essere che uno ci prova a restare fermo in un posto. Un luogo che ha scelto, e che con tutte le forze vorrebbe per sempre per sé. Ma se la corrente del fiume, chiamiamola vita, ti porta in una direzione, poco può la forza di volontà. Quel cigno si è fermato davanti casa mia per qualche tempo, sentivo che aveva un messaggio per me. Il cigno nero è il mio daimon. Il messaggio poteva essere: la vita ti indica la direzione, puoi opporti con la tua forza di volontà, il libero arbitrio, ma alla fine vince lei. Non si può fermare il tempo, altra lettura, e chissà quante altre ne verranno.

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  3. Si,a pensarci bene,l'allegoria sposa molte possibilità:in effetti non è raro dover fare i conti con le circostanze esterne,i liberi arbitrii altrui e le vicende del tutto indipendenti da noi;noi,di conseguenza,al pari del cigno,veniamo trasportati,più o meno controvoglia,in un nuovo tratto di fiume,dove magari non intendevamo andare.Ma forse questo può essere una opportunità che la Vita ci dà. Pagel

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