lunedì 27 giugno 2016

Perdono


Come il Bene si nutre di Bene, così il male si nutre di male. Ma mentre il male si autoalimenta, il Bene no. Il Bene ha bisogno di essere sostenuto, voluto e nutrito. Il male va domato e respinto, e tramutato in Bene.
Forse, basta anche solo respingerlo.
Io ho un carattere difficile, ma vado d'accordo con tutti. Non giudico le vite degli altri ma divento una bestia con chi interferisce con la mia. Oggi ho capito che non devo più nemmeno arrabbiarmi con chi mi fa del male, perché andrei a nutrire quel male che aborro e quindi da oggi non odierò più nessuno. Nemmeno quel verme che la fece morire senza starle vicino, e nemmeno quel serpentello capace di calpestare i sogni di una bambina pur di ferire me.
Vi metto sullo stesso piano bestiacce; non avrete mai più la mia amicizia, ma nemmeno il mio odio.
Fondamentalmente, vi perdono.

1 commento:

  1. E' tra le sfide più impegnative,dal punto di vista della crescita etica interiore:riuscire a perdonare i torti e le cattiverie subite,o comunque quelle che noi percepiamo come ingiustizie. Come giustamente affermi in questo tuo bel messaggio,il perdono pone in essere un processo stupendo di trasmutazione delle energìe,trasponendo le vibrazioni disarmoniche,caotiche e nefaste,proprie della cattiveria, nel piano superiore e salvifico dell'Amore Universale:Esso provvede a neutralizzare i sussulti disordinati delle azioni scellerate,liberando nuova energìa trasformata,benefica;quest'ultima poi contribuisce al nutrimento di tanto nuovo Bene supplementare. :) Il nostro dimenticare volontariamente le offese subite e la nostra scelta di non vendicarci ed anzi,eventualmente,riabilitare i rei,in caso di loro comprovato e sincero ravvedimento,attuano la grande opera alchemica della pietra filosofale,tramutando il piombo(=gravame delle azioni a/immorali,rancore) in oro (scelta dell'Amore,vittoria della Luce,determinazione a riabilitare se stessi) :) In fondo,se ci riflettiamo,il male/tenebra scompare con l'arrivo della Luce/Amore,proprio come succede al buio di una stanza quando accendiamo la lampadina.Per quanto faticoso,quindi,il perdono vale sempre la pena. Grande Stefi. Pagel

    RispondiElimina