martedì 17 maggio 2016

Valutazioni incipit io scrittore 2016

5.67Personaggio strano Rosa, la protagonista. Sciocca e credulona a volte, incline all'innamoramento facile, ma allo stesso tempo molto critica; un personaggio nel quale si nota una incoerenza, un contrasto, tra sua intelligenza e la sua stupidità. Mi è sembrata poco "vera " come personaggio" e non mi ha trasmesso simpatia ne empatia. Però il tutto incuriosisce. Nel complesso la narrazione è godibile, scorrevole. Qualche piccola fatica a seguire tutti i personaggi " buttati " nella mischia. Alla fine il mio giudizio è positivo, leggerei volentieri il resto.
5.67Complimenti innanzitutto per l’assenza di refusi ed errori grammaticali. La storia è interessante e dal principio si comprende il dramma che coinvolge la protagonista di una coppia male assortita. È introdotto l’elemento mistero che induce curiosità nel lettore: cosa sarà successo a questa ragazza? Che viene ripreso successivamente: “Sei mesi… erano trascorsi soltanto sei mesi dalla fine dell’incubo.” Purtroppo ho rilevato, a mio personalissimo parere, una scrittura acerba poco adatta a un romanzo destinato al grande pubblico. In particolare: nel capitolo “Giorgio, il violinista”, riguardo il racconto nel blog, ho avuto la sensazione di leggere più una poesia infantile in rima piuttosto che un racconto. Secondo me si potrebbe anche toglierlo del tutto e riassumerlo. La descrizione della vita di Rosa, mi è sembrata un elenco: “anche lei viveva ancora con i genitori, etc.”; tutte queste info potrebbero essere inserite nel contesto, per esempio: - quando si parla delle amiche alla festa, si potrebbe dire che erano le sue compagne di università con le quali “due sere alla settimana giocava a pallavolo”. Tralasciando “in una bella squadretta di Milano” che è un’informazione inutile per il lettore. Certo che se la protagonista vive a Milano, la squadretta non può essere di Asti. - “Adorava spiccare”; “Era mozzafiato”: non scriverlo! Fallo intuire dai suoi gesti, da come si veste, dalla sensualità che emana, da come parla. Vista l’attenzione che l’autrice (intuito giusto?) ha posto nella rilettura del suo incipit, consiglio di leggerlo nuovamente un periodo per volta, rivedendo e riadattando la scrittura. Mi son piaciute le parti dalle quali si evince la personalità di David, proprio dai suoi movimenti e non da una elencazione: “David si appoggiò con le spalle all’albero…” etc.- e anche dalle sue parole e dai suoi pensieri. Buoni anche i passaggi: - “sapeva esattamente cosa dire - e soprattutto non dire - al momento giusto.Così quando arrivò il momento del dire, fece…” - “Tornò con lo sguardo sul proprio volto. I contorni si fecero ondulati, l’immagine perse nitidezza.” - “Intuì che sarebbe stato meglio per lei sedersi. Non era mai stata molto stabile sui tacchi, tantomeno lo sarebbe stata a seguito di certe dichiarazioni.” (qui senza fare un elenco si capisce che è in piedi e cosa indossa) Eliminerei tutti i: praticamente, ebbene sì, in genere, se non altro, da piccola aveva stabilito, per questo non erano un granché, cioè sognavano, in pratica, tipo lei, in particolar modo. Sono certa che lavorandoci su ne uscirà un bel libro.
9.33Per questa storia non ho critiche, bensì solo complimenti. Appena ho letto la sinossi mi è subito piaciuto, e una volta inziato a leggerlo mi ha completamente rapito. Molto intenso e affascinante, non ho potuto fare a meno di finirlo tutto d'un fiato. Un genere che solitamente neanche desta la mia attenzione, mi ha fatto ricredere con questa storia, che non vedo l'ora di poter continuare.
6.33Incipit ben scritto, senza errori e. I personaggi sono ben descritti, ma il passaggio temporale che c'è nella narrazione anzichè incuriosire il lettore finisce per confonderlo, inserendo personaggi che non si riescono a collocare nella storia. Inoltre non capisco le allusioni al tempo che rallenta: avviene realmente così (si tratta quindi di un libro fantasy) o il tutto è solo un modo di dire?
5.33Luoghi comuni: il poliziotto meridionale ignorante, i desideri femminili moderni che non tengono conto dei sentimenti maschili. Si tratta di una storia tutta al femminile, con pochi elementi realistici. Le donne non hanno problemi di vita e sembrano vivere in un mondo beato in cui l’unica preoccupazione è fare coppia col più fico. Come al solito, il tutto viene coronato negli Stati Uniti, come nel più classico luogo comune, e la storia culmina nella droga e nella degradazione sessuale. C’è ben poco di originale o innovativo.
5.00Le prime frasi del tuo incipit mi hanno ricordato lo stile di Baricco in "Oceano mare" e "Seta", mi sono piaciute molto. Dopo quel bell'inizio interessante, invece, sono rimasta molto delusa, perchè la storia è risultata banale e priva di una trama concreta. Inoltre non hai curato nè la descrizione delle ambientazioni nè, tantomeno, quella dei personaggi principali, elementi fondamentale per creare il legame lettore/libro. Sono sicura che puoi fare di meglio, considerato il bell'inizio, prova a lavorarci ancora un pò su. In bocca al upo!
5.00Cara/o collega, il tuo scritto non mi ha entusiasmato particolarmente. La trama è un po' scontata per quello che ho letto e la capacità descrittiva è abbastanza elementare e semplicistica. Mi dispiace.
4.00In qualche modo ricorda la sceneggiatura di un film, dove la confusione regna sovrana. Le scelte di impaginazione non aiutano a leggere agevolmente il testo, ma anche la sintassi, i dialoghi, non mi hanno ispirato la curiosità di proseguire con la lettura. Magari leggendolo tutto potrei cambiare opinione, ma per ora non mi piace. Proporrei come prima cosa di impaginarlo diversamente.
5.00L'incipit de "Il guardiano delle rose", se di per sé può non essere significativo, potrebbe però già delineare la linea strutturale del racconto. La storia, come da sinossi, appare solida e sicuramente avrà dei contenuti emotivi importanti. Quello che però risalta, almeno in questa parte del lavoro, è un linguaggio didascalico e poco evocativo, sicuramente semplice e, a mio personale avviso, non ancora all'altezza delle intenzioni dell'autore/autrice. Certi termini elementari, certe espressioni piuttosto abusate in certa narrativa e luoghi comuni potrebbero essere facilmente sostituite con altre di sicuro impatto. Personalmente rinuncerei all'espressione in versi e agli inserimenti in corsivo. Un giusto lavoro di editing potrebbe aiutare il giusto spessore dello scritto a venire fuori.
8.00Incipit molto bello, sentito, vibrante, mi è piaciuto lo stile di scrittura, mi sono piaciuti i protagonisti e la profonda introspezione psicologica e sarei molto curiosa di sapere come andrà a finire. Complimenti! :)
5.67La sinossi mi rievoca alla mente Rose Madder, di King, anche qui una protagonista che si chiama Rosa, un compagno violento, gli States, una fuga, il soprannaturale che corre in aiuto della protagonista, statue al posto di un quadro, idea non originalissima quindi, ma che ha una sua dimensione. Venendo all’incipit il prologo è interessante anche se troppo rarefatto, sembra quasi un insieme di Haiku. La prosa è discreta, tagliente, viziata forse dalla ricercatezza un po’ esasperata di periodi eccessivamente brevi, che sono ottimi, se non si supera un certo limite. Dalle prime pagine si nota però quanto la narrativa sia versata troppo su pensieri e considerazioni della protagonista e troppo poco sulla descrizione di luoghi e tempi in cui questa si muove, tanto che mi appare come una figura costantemente sospesa nelle sue riflessioni, senza capire com’è in realtà e dove si trova. Procedendo le descrizioni continuano a latitare, gli altri personaggi sono insulsi e pure il personaggio di Rosa è identificato quasi solo dai suoi pensieri, e poi la frammentazione si fa eccessiva; anche se l’autore mostra un certo stile e del talento, la storia sembra proprio non funzionare.
5.00La trama di questo romanzo mi è sembrata schematica, priva di intrecci e punti di snodo. Un racconto monocorde, nessun acme e nessun sussulto. La storia non è originale, i protagonisti sono privi di personalità e si limitano più che a narrare a esporre il loro punto di vista. La scrittura non decolla

1 commento:

  1. Fare le recensioni dev'essere un lavoro parecchio impegnativo,hai il tuo bel da fare,cercando di coniugare obbiettività e rigore critico. Brava Stefi. :) Pagel

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