martedì 9 febbraio 2016

Ti prendo e ti porto via



Non avevo mai letto nulla di Ammaniti. Il titolo di questo libro mi ricordava un periodo molto piacevole della mia vita, i miei ventisei anni. Quell'estate c'era una canzone di Vasco che aveva fatto da colonna sonora alle mie vacanze estive, diceva: "Ma dove vai? Ma dove vai?? Tanto ora mai se mia. Faccio così, passo da lì, ti prendo e ti porto via."
Pensavo di ritrovare in questo libro le emozioni violente di quell'estate. E in effetti oggi ho un gran magone.
La storia è ambientata in quell'Italia contemporanea tipica di un paesino di provincia, dove forse l'italiano da il peggio di sé. Quella provincia in cui tutti sanno tutto di tutti, in cui ci sono i bulli a scuola e i bravi ragazzi sono costretti a subirli. In cui ci sono anche i bulletti adulti, ultra quarantenni vanitosi e superficiali, sballati e ossigenati. E ci sono anche le brave persone - poche - sfortunate fin dalla nascita ed emarginate. Insomma, è una storia che chi vive quest'Italia senza più bellezza né ideali conosce bene. Ed è un romanzo che fa anche sorridere e ridere, ma lascia l'amaro in bocca.
E alla fine fa piangere.
Non l'avrei letto se avessi saputo che mi avrebbe fatto soffrire così. Anche se ripeto spesso alle mie figlie che non esisterebbe la gioia senza la tristezza, be' andare proprio a cercarsela anche no.
Romanzo sicuramente coinvolgente, Ammaniti è un grande narratore ed è stato un piacere conoscerlo.
Ma andarsi a cercare la tristezza, anche no.


1 commento:

  1. E' una descrizione vivida e spietata della realtà,o almeno di alcune realtà,della provincia- e forse non solo quella- italiana. Gli anglosassoni dicono "the seamy of Life" ,ossia il lato ruvido della vita. Di Ammaniti ricordo un libro divertente,per lo meno se si vuole sdrammatizzare,intitolato " Che la festa cominci" :forse si ride per non piangere,forse si ride perchè la vita va anche saputa prendere come una commedia,un'esibizione,senza tragedie. E' un modo consolatorio di atteggiarsi di fronte ad essa,visto che a pochi decenni dalle umane tragedie cala,per tutti,un oblìo eterno e senza eccezioni. :) Pagel

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