Il
Natale del maiale
di
Stefania Trapani
Ricordo
l’insolito Natale di molti anni fa, in Calabria. Un viaggio lungo una notte in
un vagone pieno zeppo di gente. Chi dormiva per terra, chi nello spazio
destinato alle valigie, e noi otto in uno scompartimento da sei. Arrivammo in
Calabria stravolti ma felici di tornare dalla nonna. La Calabria d’inverno risultò
un po’ deludente, intanto perché non era estate, e poi perché non sembrava
Natale. Nel tratto di strada fra la stazione e la casa della nonna non vedemmo
una sola lucina natalizia e nemmeno un albero addobbato.
In
casa non c’erano i caloriferi. La nonna diceva che non servivano perché non sarà mica freddo, questo! ma io e
una delle due stufette elettriche di casa diventammo inseparabili.
Il
giorno di Santo Stefano mi svegliai che mi ero fatta la pipì addosso. Non so se
fu per il freddo o per il terrore di ciò che stava per accadere, ma era il
giorno del mio diciottesimo compleanno e il mio ingresso nella maggiore età non
fu dei migliori.
La
casa quel mattino si svegliò prestissimo: erano tutti in fibrillazione per
l’evento dell’anno. Era ancora buio quando gli uomini di casa, adulti e bambini,
si radunarono in corridoio. Mio nonno disse qualcosa in dialetto stretto e poi
si recarono al porcile.
I
miei fratelli tornarono da quell’esperienza che per alcuni giorni non
riuscirono a parlare; e io, divenuta all’istante vegetariana, mi ritrovai mio
malgrado con una lametta in mano, accanto a mia zia, a fare la barba al porco. Perché del maiale, in Calabria, non si
butta via niente, tantomeno la pelle.
Per
giorni ci ritrovammo a lavorare stretti- stretti, infreddoliti, ammutoliti, su
un animale fatto a pezzi… altro che slitte magiche e Polo Nord!
Però tra tutti i Natali della mia vita è proprio
quello che ricordo con più nostalgia. La mia famiglia riunita, i nonni felici, e
nonostante l’assenza delle renne (buon per loro) e l’odore del povero maiale in pentola, se mi
chiedete dove si nasconde il mio spirito del Natale, la mia risposta è: lì.
Queste suggestive reminescenze degli episodi mitici del tuo passato rivelano il tuo desiderio di condividerli,di comunicarne tutta la carica di intensa umanità in essi contenuta. :) E tu accompagni il lettore con garbo Pagel
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